Cosa mangiare dopo l’estrazione di un dente
Ecco i consigli del dentista

Alessandro Gentili

L’estrazione di un dente è un intervento a tutti gli effetti. I tempi di recupero dipendono dalla portata dell’intervento e, anche, da persona a persona.
Per aiutare la ferita a guarire, possiamo adottare degli accorgimenti che ci permetteranno di non stressare troppo la nostra gengiva.
 

Perché si estraggono i denti


Ci sono due motivi principali per cui si può decidere di estrarre un dente.
Il primo è quello di una condizione di disallineamento o di malocclusione, il dente viene estratto ma è sano, quindi il decorso post-operatorio è più semplice.
Il secondo è la presenza di una patologia, che sia una carie, una pulpite o di un danno grave. Per cui il decorso può essere un po’ più lungo e impegnativo.
I pazienti affetti da patologie sistemiche come diabete, malattie autoimmuni e simili, oppure quelli sottoposti a chemioterapia e cure con farmaci corticosteroidi possono avere un recupero molto più lento.
In ogni caso è normale che il paziente abbia gonfiore e dolore alla gengiva dopo l’estrazione ed è fisiologico che questi effetti vadano a scemare nelle 24 ore successive all’intervento.
 

Possibili effetti collaterali


Nel caso in cui non si rispettino le indicazioni del dentista, si può andare incontro a delle complicazioni post-operatorie. Le più serie sono le infezioni:

  • Alveolite: infezione dell’alveolo, la cavità dove alloggiano le radici dei denti;

  • Ascesso dentale: accumulo di pus e batteri nei tessuti vicini al dente;

  • Granuloma dentale: infiammazione cronica dell’apice radicale di un dei tessuti circostanti;

  • Cisti dentale: si presenta soprattutto in caso di estrazione del dente del giudizio e si tratta di una cavità che si espande nell’osso;

  • Temporanea perdita della sensibilità del labbro e della lingua al lato dell’operazione.





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Cosa mangiare dopo l’estrazione di un dente


L’alimentazione influisce sul recupero del paziente che ha subito l’estrazione del dente. Dopo l’intervento è bene seguire una dieta equilibrata e ricca di acqua.
Soprattutto nelle 24/36 ore successive all’intervento, una dieta semisolida o liquida può aiutarci nel recupero.
Per cui si consigliano passati di verdura, omogeneizzati, puré, frullati e simili. È importante che i cibi siano tiepidi o freddi.
Infatti, i residui di cibo solido tendono a depositarsi nelle ferite sulle gengive. Rimanendo imprigionati lì danno modo ai batteri, che amano cibarsi di carboidrati e cibo, di penetrare nella gengiva dando inizio a infezioni, che se non curate tempestivamente possono portare a gravi conseguenze.

È estremamente importante seguire le indicazioni del dentista nel decorso post-operatorio di un’estrazione dentale.


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