Ascesso dentale
Cos'è e come intervenire

Alessandro Gentili

 

L’ascesso dentale si presenta come un cumulo di pus racchiuso nei tessuti che circondano il dente, quindi gengive, mandibola o polpa dentale. La causa è quasi sempre un’infezione batterica che si propaga nei tessuti dentali a causa di diversi fattori, tra cui: rottura del dente, carie e parodontopatie.
 

Quali sono le cause di un ascesso dentale?


La causa è sempre una: un’infezione. I motivi che la originano sono molteplici:
 

  • Cattiva igiene orale;

  • Carie non curate;

  • Terapie a lungo termine con: corticosteroidi, antistaminici e antidepressivi;

  • Cellulite batterica;

  • Diabete;

  • Alcolismo;

  • Reflusso gastroesofageo;

  • Chemioterapia e radioterapia a testa e collo;

  • Malattie che portano all’indebolimento del sistema immunitario;

  • Tabagismo;

  • Alcolismo;

  • Interventi dentali non riesciti bene.






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Tipi di ascesso dentale


Esistono tre tipi di ascesso dentale, che vengono classificati in base a dove si forma:
 

  • Ascesso gengivale: è quello più lieve e più facile da curare. Si origina sulla gengiva a causa di processi infettivi. Può essere una conseguenza del periapicale;

  • Ascesso periapicale: origina dalla polpa dentale, quando questa viene danneggiata da una carie complessa. I batteri vanno in profondità fino a intaccare la polpa dentale, causando una grave infiammazione, con conseguente sacca di pus. Nel peggiore dei casi si arriva anche alla necrosi del dente;

  • Ascesso parodontale: può essere causato da un’infezione purulenta all’interno della sacca parodontale. È provocata dall’infezione del parodonto: gengiva, osso alveolare di sostegno, cemento radicolare e legamenti.
Ascesso dentale 

 

Come si manifesta l’ascesso dentale?


Il sintomo principale è il dolore acuto e incessante, che può aumentare mangiando cibo troppo caldo o troppo freddo, toccando la zona con la lingua o serrando la bocca.

Altri sintomi sono:

  • Gonfiore al viso;

  • Gonfiore delle gengive;

  • Febbre;

  • Malessere generale;

  • Spasmo muscolare della mandibola, solo in casi molto gravi;

  • Ipersensibilità dentinale;

  • Alitosi;

  • Gonfiore dei linfonodi del collo;

  • Caduta dei denti.






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Quali sono le complicazioni?


Nel caso in cui un ascesso venga trascurato e non si intervenga in tempi adeguati, l’infezione continuerà a procedere e causerà diversi danni.

Nel caso dell’ascesso dentale, può arrivarsi a rompere e a rivelare il pus nel cavo orale. È necessario sottoporsi a una cura antibiotica, perché l’infezione deve essere completamente debellata.

Nel caso dell’ascesso periapicale, se non si rompe spontaneamente e non viene curata, la sacca di pus continuerà a crescere e la cavità che contiene l’ascesso si dilaterà fino a formare una fistola o una ciste. In questi casi, c’è il rischio che l’infezione arrivi in alcune aree del collo e della testa.

Se l’ascesso colpisce diabetici, pazienti oncologici o immunodepressi, allora, la conseguenza può essere l’insorgere di alcune patologie come: osteomielitetrombosi del seno cavernosoinfezione del pavimento della bocca e setticemia.

Per evitare conseguenze, è bene recarsi dal proprio dentista per una visita di controllo


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