Dente devitalizzato che fa male
Perché? Cosa puoi fare?

Alessandro Gentili

Ci sono dei casi in cui un dente devitalizzato può far male, sia quando mangiamo, che quando non stiamo facendo nulla.
I motivi possono essere vari, ma bisogna sottoporsi a una visita dentistica per accertarsi di cosa stia succedendo.
Vediamo insieme quali possono essere le cause del dolore e come intervenire.
 

Che cos’è la devitalizzazione


Prima di entrare nel vivo dell’argomento facciamo un breve focus sulla devitalizzazione.
La devitalizzazione è un intervento volto a risolvere problematiche che interessano la polpa dentaria. Questo tessuto si trova in profondità nel dente, al di sotto di smalto e dentina.
Devitalizzare un dente ci permette di salvarlo e di evitare un’estrazione, che, ci teniamo a ricordare, è sempre una soluzione estrema.
La devitalizzazione consiste nella rimozione del tessuto pulpare del dente, sia a livello interno, che nella parte del dente inserita in profondità nella gengiva (canali radicolari).
 

Se vuoi approfondire l’argomento, ti consigliamo di leggere:
“Devitalizzazione dei denti-Quando un dente va devitalizzato e cosa comporta”


 

Dente devitalizzato che fa male: i casi


Per prima cosa dobbiamo distinguere due casi diversi.
Il dente devitalizzato può far male subito dopo l’intervento, oppure iniziare a dolere dopo qualche tempo, anche qualche anno.
Vediamo i due diversi casi.
 

Dente devitalizzato che fa male dopo l’intervento


Subito dopo la devitalizzazione è normale sentire dolore. Infatti, questo è l’unico effetto collaterale di questo intervento.
Dobbiamo dire, però, che grazie alle attuali tecniche e al miglioramento delle anestesie, oggi questo trattamento odontoiatrico è meno doloroso del passato.

Come possiamo gestire questo dolore?
Possiamo applicare del ghiaccio per 15-20 minuti più volte al giorno. Il freddo provoca una vasocostrizione che aiuta a diminuire il dolore e il gonfiore.
Se il dolore è molto intenso, allora bisogna assumere degli antidolorifici o antinfiammatori. Fai attenzione a non abusare di questi farmaci, possono avere effetti collaterali.

In questa situazione bisogna avere particolarmente cura della propria igiene orale, sottoponendosi anche a sedute di igiene professionale.

L’alimentazione andrebbe adeguata a questa condizione. Sarebbe bene non consumare cibi dolci, che costituiscono il principale nutrimento per i batteri che potrebbero proliferare e fare ulteriori danni.
Anche il fumo andrebbe evitato, perché irritante per i tessuti del cavo orale.

Di solito il dolore dovuto alla devitalizzazione scompare entro pochi giorni. Se non accade, ci possono essere diverse cause, ed è bene sottoporsi a visita dentistica.
 

Perché fa male un dente devitalizzato da tanto tempo?


Un dente devitalizzato si dice che sia “morto”, perché la polpa, che ne costituisce il tessuto vitale, viene completamente rimossa anche a livello delle radici.
Quindi perché sentiamo dolore?
I denti hanno dei recettori di pressione, che se vengono stimolati oltre una certa soglia, provocano sensazione di dolore. La devitalizzazione non li riguarda, interessandosi solo della polpa dentale, per cui se un dente devitalizzato viene sottoposto a pressione eccessiva, può far male.

Ma ci sono anche altre cause:

  • quando si sviluppa un’infezione sulla punta del dente;

  • quando il dente sente in modo continuato pressione eccessiva;

  • quando si infiamma il legamento che tiene insieme dente e osso;

  • quando il dente si frattura;

  • quando il dente subisce uno shock;

  • quando si infiamma un nervo o un seno mascellare vicino al dente.






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  • Cosa possiamo fare in questa situazione?
    Bisogna sottoporsi a visita dentistica, così da scoprire quale sia la causa del dolore.
    Se il dolore deriva da qualche errore nell’intervento, il dentista può decidere di rieseguirlo. Quindi si andrà a riaprire il dente, pulire la camera pulpare e i canali radicolari ed eseguire la loro otturazione.
    Questa pratica può essere scelta anche per casi di infiltrazione batterica nei tessuti più profondi. Molto spesso gli antibiotici prescritti in questi casi non sono sufficienti a risolvere il problema, alleviano la sintomatologia acuta, ma bisogna intervenire con un nuovo trattamento al dente.
    Se, invece, siamo davanti a un caso di pressione eccessiva, che può essere data da una restaurazione del dente che lo rende troppo alto, allora si può procedere a limarlo per ridurre la pressione.

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